PRIMA PARTE
Rischio e Sanità. Il contesto di riferimento

1.  Il Rischio Clinico
1.1   La dimensione del fenomeno
1.2   L’errore medico
1.3   Le diverse tipologie dell’errore medico
1.4   Le cause dell’errore
1.5   Difese
1.6   Il rischio clinico
1.7   I principali rischi clinici
1.7.1   Le infezioni ospedaliere
1.7.2   L’errore di somministrazione
1.7.3   L’errore diagnostico
1.7.4   L’errore dell’infermiere
1.8   Le dimensioni economiche dell’errore sanitario
1.9   La dimensione assicurativa del problema
1.10   I fattori che producono il trend negativo
1.11   I risarcimenti
1.12   I premi
1.13   Una possibile soluzione: la prevenzione
1.14   La gestione del rischio

2.    Il Risk Management
2.1   A monte del risk management: il governo clinico
2.2   Dal clinical governance al risk management
2.3   Il processo di risk management
2.4   Le tipologie di analisi
2.5   Il processo di identificazione
2.6   Il processo di valutazione
2.7   Il processo di gestione
2.8   Il Clinical Risk Management
2.9   L’Hospital Risk Manager
2.10   L’Unità di Gestione del Rischio (UGR)
2.11   Il Comitato Valutazione Rischi

SECONDA PARTE
Il modello teorico di analisi

3.    Individuazione dei rischi
3.1   Definizione del problema da esaminare
3.2   Creazione di un team di gestione del rischio
3.3   L’identificazione dei rischi
3.3.1   Diagrammi di flusso
3.3.2   Fault Tree Analysis
3.3.3   Il metodo FMEA/FMECA
3.4   La ricerca delle informazioni
3.5   Incident Reporting
3.6   La cartella clinica
3.6.1   La funzione della cartella clinica
3.6.2   Requisiti di contenuto
3.6.3   Struttura
3.6.4   Valutazione della cartella clinica

4.    La valutazione dei rischi
4.1   Le tecniche di misurazione
4.2   Le tecniche statistiche
4.3   Il percorso logico e gli obiettivi
4.4   La costruzione della distribuzione di probabilità della frequenza
4.4.1   Il trattamento delle disomogeneità
4.5   La costruzione della distribuzione di probabilità della gravità
4.6   La costruzione della distribuzione delle perdite potenziali
4.7   L’indicatore MYCI
4.8   Conclusioni

5.    La gestione dei rischi
5.1   La definizione degli interventi correttivi
5.2   Le tecniche di prevenzione del rischio
5.3   le tecniche di protezione dal rischio
5.4   La simulazione dinamica
5.4.1   Cosa è una simulazione
5.4.2   La simulazione al computer
5.4.3   Popolarità e vantaggi
5.4.4   Gli aspetti negativi
5.4.5   Quando è opportuno utilizzare la simulazione
5.4.6   Differenti tipi di simulazione
5.4.7   Simulazione in ambito sanitario
5.4.8   Crystal Ball
5.4.9   Geant4
5.4.12   Arena Simulation
5.5   Calcolo del MYCI futuro

TERZA PARTE
Caso applicativo dell’A.O.R.N. Cardarelli

6.    Individuazione dei rischi da artroprotesi d’anca
6.1   L’A.O.R.N. Cardarelli di Napoli
6.2   Il Dipartimento di Scienze Ortopediche e Riabilitative
6.3   L’analisi del flusso informativo
6.4   Articolazione dell’anca e patologie
6.5   Epidemiologia
6.6   Indicazioni
6.7   Tipi di intervento
6.8   Tipi di protesi
6.9   Artroprotesi
6.10   Il rimodellamento osseo
6.10.1   Stabilità primaria e stabilità secondaria
6.10.2   Osteointegrazione e mobilizzazione asettica
6.10.3   Rimodellamento all’interfaccia
6.11   Complicazioni
6.11.1   Lesioni
6.11.2   Complicazioni articolari
6.11.3   Tromboembolia
6.11.4   Infezioni

7.    I modelli di simulazione nella chirurgia protesica d’anca
7.1   Tempi di degenza
7.2   Analisi del rischio mediante simulazione dinamica
7.3   La simulazione dinamica con Arena
7.3.1   Ingresso pazienti
7.3.2   Valutazione pre-operatoria
7.3.3   Nota Operatoria
7.3.4   Fase pre-operatoria
7.3.5   Intervento
7.3.6   Degenza post-operatoria
7.3.7   I risultati della prima simulazione
7.4   Le ipotesi di miglioramento
7.4.1   I risultati della seconda simulazione
7.5   Rischio associato al reparto – La simulazione Montecarlo
7.6   La seconda simulazione Montecarlo

8.    L’analisi costi – benefici
8.1   Recupero economico
8.2   Costo degli interventi di prevenzione
8.3   Rapporto costi – benefici
8.4   Conclusioni

Bibliografia


10 Risposte to “Indice della tesi”


  1. 1 grassi marco
    dicembre 10, 2008 alle 3:48 PM

    sto elaborando tesi su rischio clinico in sanità chiedo se fosse possibile consultare la tua, da utilizzare come bibliografia fammi sapere grazie

  2. 2 marcocimmino
    gennaio 7, 2009 alle 8:39 am

    ciao, mi scuso per il ritardo ma come potrai vedere dalle date di aggiornamento dei miei post, sono stato impegnatissimo nell’ultimo periodo. per quanto riguarda la tua richiesta, non ho problemi a farti consultare la parte introduttiva, mentre per la parte descrittiva del metodo e i risultati raggiunti non posso proprio.
    dimmi tu. ciao

  3. 3 grassi marco
    gennaio 24, 2009 alle 7:38 PM

    ciao ti ringrazio per la tua disponibilità, io vorrei sviluppare i sistemi di analisi proattiva in particolare la fmea-FMECA, puoi farmi avere materiale interessante? non mi interessano i risultati anche perchè intendo descrivere il metodo come strumento necessario per l’applicazione nella realtà ospedaliera per prevenire l’errore e rendere sicuri i sistemi proprio a partire da strumenti da mettere a disposizione dei professionisti medici ed infermieri, la mia mail è gmarco.rw@tin.it fammi sapere a presto ciao

  4. 4 ZIBILLO GIANFRANCO
    febbraio 13, 2009 alle 1:32 PM

    SONO UN LAUREANDO IN SCIENZE INFERMIERISTICHE E VORREI SAPERE, DATA LA SUA PREPARAZIONE SUL TEMA DEL RISCHIO CLINICO, SE IN UNA AZIENDA OSPEDALIERA è APPLICABILE UN SISTEMA SIX SIGMA E IN QUALE AMBITO ORIENTARMI.
    LA RINGRAZIO E LE PORGO I MIEI COMPLIMENTI E CORDIALI SALUTI.

  5. 5 marcocimmino
    febbraio 16, 2009 alle 10:04 am

    Ciao Gianfranco, grazie per i complimenti…il tuo attestato di stima mi induce a mettere più impegno nella crescita di questo blog, che ultimamente è stato troppo sacrificato a causa degli impegni…
    venendo alla tua domanda, di certo un sistema Six Sigma può essere applicato anche ad una realtà ospedaliera, che può essere equiparato, nè più nè meno, ad uno società erogatrice di servizi: proprio sui servizi le aziende ospedaliere potrebbero adottare un tale strumento, anche se molte sono le barriere da superare, sopratutto dal punto di vista umano: innanzitutto, è necessario che la leadership abbia i necessari skills e la dovuta flessibilità per introdurre la metodologia Six Sigma all’interno dei propri processi e scegliere quei progetti che a fronte di un forte impatto sul business presentino un basso rischio di errore: ma nella realtà sanitaria italiana (ma più in generale, nella società italiana), tranne alcuni casi di eccellenza, è sempre difficile introdurre nuove metodologie di pensiero. Si preferisce restare ancorati a ciò che funziona e non avventurarsi in nuove strade dagli orizzonti più ampi.
    Secondo punto, l’efficacia è buona solo se le persone che lo applicano lo seguono come una mappa: ma per far ciò, ci sarebbe bisogno di una funzione di controllo ingentissima, per forza di cosa impossibile da realizzare in una realtà ospedaliera.
    Tutta la struttura deve interpretare la metodologia come vero strumento per un miglioramento della situazione attuale, altrimenti anche il six sigma (che tanto potente si è dimostrato in altri casi) risulterà un mero esercizio di stile senza alcun vantaggio per l’azienda.

  6. 6 ZIBILLO GIANFRANCO
    febbraio 16, 2009 alle 2:56 PM

    La ringrazio tantissimo per la spiegazione.
    La mia tesi di laurea è indirizzata verso strumenti che possano esaltare la qualità dell’assistenza.
    Essendo le cadute accidentali uno tra gli eventi sentinella, vorrei portare nell’ospedale cui pratico il tirocinio, uno studio sperimentale di prevenzione.
    Ha gentilmente del materiale utile, testi o siti dedicati a tale argomento?
    La ringrazio.

  7. 7 marcocimmino
    febbraio 17, 2009 alle 12:22 PM

    Trovo molto interessante l’argomento da te scelto così come la soluzione che intendi adottare. Per iniziare a comprendere le dinamiche del Six Sigma posso consigliarti il testo “Six Sigma. Organizzare l’azienda partendo dal cliente” scritto da Paola Lucia Floris, che rappresenta un buon punto di partenza per la comprensione della metodologia. Per altri approfondimenti ti consiglio il sito inglese isixsigma.com. Buona fortuna, ciao

  8. 8 irene
    luglio 17, 2009 alle 7:53 PM

    salve,sono una studentessa di scienze infermieristiche devo fare una tesi sul rischio clinico nella somministrazione dei farmaci,può darmi qualche consiglio,informazione,qualche dritta per poter cominciare…ho libri fotocopie,documenti scaricati,ma…ho il blocco dello scrittore!non sò da dove cominciare! grazie per l’attenzione.

  9. 9 lejla
    luglio 13, 2010 alle 2:33 PM

    ciao sto facendo una tesi sull fta in ambito sanitario..hai materiale interessante da passarmi?io non trovo nulla..grazie aspetto una tua risposta

  10. 10 cristina
    marzo 19, 2011 alle 7:40 am

    dovrei preparare la tesi sulla gestione del rischio in campo sanitario, forse nel settore prrivato,sto ancora valutando l’argomento nello specifico, ho letto l’indice della tua , mi chiedevo se ci fosse la possibilità di consultarla a grandi linee nel


Lascia un commento




Iscriviti ai miei Feed RSS

Feed

Mi puoi trovare su:

Twitter facebook marco cimmino linkedin marco cimmino viadeo_marco_cimmino lastfm_marco_cimmino delicious_marco_cimmino xing_marco_cimmino anobii_marco_cimmino

analisi del rischio analisi workflow approccio di sistema assistenza sanitaria azioni per la sicurezza cambiamento cartella clinica digitale cartella clinica elettronica classificazione rischi Come attivare interventi per la sicurezza condizioni latenti controllo del rischio database clinico digitalizzazione sanità engineering sanitario errore errore clinico errore di sistema errore medico errore umano errori latenti eventi avversi exposanità formazione Gestione del Rischio gestione del rischio clinico gestione rischio gestione rischio clinico gestione rischio sanitario identificazione dei rischi identificazione rischi incidenti sfiorati individuazione rischi interventi per la sicurezza interventi sicurezza James Reason leadership forte metodi statistici Migliorare la sicurezza modelli di sistemi modello di reason near misses near miss events prestazioni mediche prestazioni sistema sanitario protocollo analisi rischio qualtà della cura reporting responsabilità dell'errore rischi rischio clinico rischio impianti industriali rischio nelle attività produttive rischio sanitario risk analysis Risk Management risultati simulazione sanità digitale segnalazione segnalazione eventi segnalazione incidenti servizi alla sanità sicurezza pazienti simulazione simulazione al computer simulazione dinamica sistemi informativi per sanità software sanità storia clinica digitale strategie gestione rischio clinico strategie per sicurezza pazienti valutazione dei rischi valutazione del rischio verificarsi di un incidente workflow medico

Contatti

Twitter

Condizioni di utilizzo