Gli obiettivi del progetto
L’obiettivo assolutamente innovativo della procedura utilizzata consiste nel calcolare:

  • Il rischio sanitario complessivo dovuto al processo clinico (rischio potenzialmente insito nel reparto per una data unità di tempo);
  • Il nuovo rischio sanitario in corrispondenza di una data misura di prevenzione/protezione, che si ritiene opportuno introdurre;
  • Le condizioni di convenienza all’implementazione, sia in termini sanitari puri, sia in termini di gestione di un’azienda sanitaria.

Il processo su cui è stata implementata la procedura, riguarda i reparti di Ortopedia ad indirizzo per la Chirurgia dell’anca dell’ A.O.R.N. Cardarelli di Napoli.

Fase di identificazione
L’identificazione dei rischi mira all’individuazione e alla descrizione delle minacce gravanti sulle risorse aziendali, per una chiara ed esaustiva descrizione del profilo di rischio dell’azienda. La descrizione del profilo di rischio deve essere in grado di consentire:

  • l’individuazione delle unità di rischio;
  • l’esaustiva descrizione di tutte le cause (i pericoli) e della tipologia di effetti generati da eventi sfavorevoli presenti nelle unità di rischio individuate;
  • la definizione della variabile sanitaria che governa il fenomeno, che in quest’ambito è stata identificata nel tempo di degenza, il quale rappresenta il parametro più indicativo riguardo l’insorgenza di possibili complicanze pre o post operatorie;
  • l’individuazione dell’indice di misurazione del rischio sanitario: il parametro definito è il tempo danno TD, ottenuto come differenza tra il tempo reale TR (conseguito dalle serie storiche delle degenze) ed il tempo nominale TN (ottenuto impostando “credibilmente” e correttamente il software di simulazione dinamica).

Le fonti dalle quali sono stati attinti i dati necessari per tale attività sono state:

  1. l’organizzazione reale delle Unità di Rischio;
  2. l’andamento in letteratura della variabile sanitaria;
  3. le serie storiche della variabile sanitaria.

Fase di valutazione
Sulla base delle indicazioni fornite dalla fase di identificazione, si procede alla fase di valutazione dei rischi. Il processo prevede 2 fasi:

Fase 1

  • impianto della simulazione dinamica del processo, che permette di valutare in termini quantitativi la variabile sanitaria prescelta;
  • calcolo del valore nominale della variabile sanitaria mediante simulazione dinamica, ottenuta impostando “credibilmente” e tecnologicamente il software di simulazione;
  • validazione del valore nominale attraverso il confronto con i valori teorici previsti in letteratura per la stessa variabile.

Fase 2

  • costruzione delle serie storiche di frequenza e gravità dell’indice di misurazione del rischio sanitario;
  • applicazione della simulazione MonteCarlo sulla serie storica per il calcolo del rischio sanitario.

Si arriva, dunque, alla definizione del rischio sanitario, calcolato come rischio associato al reparto (MCI – Maximum Invalidity Caused) e definito come tempo danno complessivo che un dato reparto sanitario può generare, con una data probabilità di accadimento, nel corso dell’unità di tempo scelta.

Fase di gestione
Detto ciò appare evidente la necessità di trovare delle soluzioni gestionali al problema sopra esposto, che in un’ottica di rapporto costi/benefici comportino un miglioramento sostanziale della situazione, andando ad agire sulle leve fondamentali del processo sotto esame. L’obiettivo è dunque:

  • introdurre nel modello di simulazione una misura correttiva di prevenzione/protezione, in modo da quantificare numericamente il miglioramento atteso;
  • correggere la serie storica con il tasso di miglioramento ottenuto e calcolare il nuovo rischio sanitario mediante il lancio di una seconda simulazione MonteCarlo.

Dai dati provenienti dalle due simulazioni Montecarlo, moltiplicando il valore dell’indice MCI per il costo medio, otteniamo il costo totale al quale è sottoposta l’azienda ospedaliera a seguito degli allungamenti di degenza oltre i tempi nominali. La differenza tra i due valori rappresenta il risparmio ottenibile con l’implementazione della procedura di risk management. Ovviamente, un programma di prevenzione/protezione avrà dei costi per la sua realizzazione. La differenza tra i costi e i benefici darà la misura della fattibilità del progetto.

Su Slideshare una presentazione del lavoro realizzato:


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